Parte Organizzativa


I principi dell’organizzazione anarchica

Le posizioni generali costruttive già esposte costituiscono la piattaforma organizzativa delle forze rivoluzionarie dell’anarchismo. Questa piattaforma contenente un orientamento teorico e tattico determinato è il minimo al quale bisogna richiamare urgentemente tutti i militanti del movimento anarchico organizzato. Il suo scopo è quello di riunire tutti gli elementi sani del movimento anarchico in una sola organizzazione generale, attiva ed operante in maniera permanente: l’Unione Generale degli Anarchici. Le forze di tutti i militanti attivi dell’anarchismo dovranno essere orientate verso la creazione di quest’organizzazione. I principi organizzativi generali d’una Unione Generale degli Anarchici dovranno essere i seguenti: 

L’unità teorica

La teoria è la forza che dirige l’attività degli individui e delle organizzazioni per una via definita e verso uno scopo determinato. Naturalmente, essa dev’essere comune a tutti gli individui ed a tutte le organizzazioni aderenti all’Unione Generale. Tutta l’attività dell’Unione Anarchica Generale, tanto nel suo insieme quanto nei dettagli, deve concordare perfettamente e costantemente con i principi ideologici professati dall’Unione.

L’unione tattica o metodo collettivo d’azione

I metodi tattici seguiti dai singoli aderenti o dai gruppi dell’Unione devono egualmente essere unitari, cioè trovarsi in perfetta concordanza tanto tra di essi quanto con l’ideologia e la tattica generali dell’Unione. Una linea tattica comune ha un’importanza decisiva per l’esistenza dell’organizzazione e di tutto il movimento: essa lo libera dalle nefaste conseguenza di molteplici tattiche contraddittorie e riunisce tutte le forze del movimento facendo loro prendere una comune direzione verso un obiettivo determinato.

La responsabilità collettiva 

L’abitudine di agire sotto la propria responsabilità individuale deve essere condannata e respinta all’interno del movimento anarchico. I settori della vita rivoluzionaria sociale e politica sono, anzitutto, profondamente collettivi per la loro stessa natura. L’attività sociale rivoluzionaria non può basarsi, in questi campi, sulla responsabilità personale del singolo militante. L’organo esecutivo del movimento anarchico generale –l’Unione Anarchica- pronunciandosi decisamente contro la tattica dell’individualismo irresponsabile, afferma fra i suoi membri il principio della responsabilità collettiva; per cui tutta l’Unione sarà responsabile dell’attività rivoluzionaria e politica di ciascuno dei suoi membri, così come ciascuno dei suoi membri sarà responsabile dell’attività rivoluzionaria e politica di tutta l’Unione.

Il federalismo

L’anarchismo ha sempre negato l’organizzazione centralizzata, tanto nel campo della vita sociale delle masse quanto in quello della sua azione politica. Il sistema della centralizzazione si regge sul soffocamento dello spirito di critica, dell’iniziativa e dell’indipendenza di ciascun individuo, e sulla cieca sottomissione di vaste masse "al centro". Le conseguenze naturali inevitabili di questo sistema sono l’asservimento e la meccanizzazione della vita sociale e di quella dei partiti. Al contrario del centralismo, l’anarchismo ha sempre professato e difeso il principio del federalismo, che concilia l’indipendenza e l’iniziativa dell’individuo o dell’organizzazione, con il servizio della causa comune. Conciliando l’idea dell’indipendenza e della soddisfazione dei diritti di ciascuna individualità con le necessità ed i bisogni sociali, il federalismo apre per ciò stesso le porte ad ogni sana manifestazione delle capacità di ciascun individuo. Senonchè molto spesso, il principio federalista venne deformato fra gli anarchici: lo si intendeva sovente come il diritto di affermare soprattutto il proprio "io", senza tener conto dei doveri verso l’organizzazione. Questa falsa interpretazione disorganizzò nel passato il nostro movimento. E’ quindi tempo di mettere fine, in maniera decisa e definitiva, a questo inconveniente. Il federalismo è la libera intesa fra gli individui e le organizzazioni per un lavoro collettivo, orientato verso un comune obiettivo. Orbene, una tale intesa e l’unione federale fondata su di essa, non divengono realtà –invece che finzioni e illusioni- se non alla condizione sine qua non che tutti i partecipanti alla intesa ed all’Unione assolvano nel modo più completo i doveri accettati e si conformino alle decisioni adottate in comune. In un lavoro sociale, per quanto vasta possa essere la base federalista sulla quale esso si fonda, non vi possono essere diritti senza doveri. Come non vi possono essere deliberati senza alcuna esecuzione. Ciò è tanto meno ammissibile in un’organizzazione anarchica che si assume impegni che riguardano esclusivamente i lavoratori e la rivoluzione sociale. Appunto per ciò, la forma federalista dell’organizzazione anarchica, pur riconoscendo a ciascun membro dell’associazione il diritto all’indipendenza, alla libera opinione, all’iniziativa ed alla libertà individuali, lo incarica di determinati compiti organizzativi, esigendone la puntuale esecuzione, così come pretende l’esecuzione delle deliberazioni adottate in comune. Solo a questa condizione, il principio federalista sarà vitale, e l’organizzazione anarchica funzionerà regolarmente puntando verso l’obiettivo definito. 

L’idea dell’Unione Generale Anarchica pone il problema della coordinazione e della concordanza delle attività di tutte le forze del movimento anarchico. Ciascuna organizzazione aderente alla Unione rappresenta una cellula vitale che fa parte dell’organismo comune. Ciascuna cellula avrà il suo segretario, che seguirà e orienterà ideologicamente l’attività politica e tecnica dell’organizzazione. Un organismo speciale sarà creato in vista della coordinazione dell’attività di tutte le organizzazioni aderenti all’Unione, esso sarà il Comitato Esecutivo dell’Unione stessa. Al Comitato saranno attribuite le seguenti funzioni: esecuzione delle deliberazioni adottate dall’Unione e per cui l’Unione lo incaricherà; orientamento ideologico e organizzativo dell’attività delle singole associazioni aderenti, conformemente alla linea teorica e tattica dell’Unione; relazioni sullo stato generale del movimento; mantenimento dei contatti di lavoro e di organizzazione fra tutte le associazioni dell’Unione e con altre organizzazioni. I diritti, le responsabilità ed i compiti pratici del Comitato Esecutivo saranno fissati dal Congresso dell’Unione. L’Unione Generale degli Anarchici ha uno scopo determinato e concreto. Per il successo della rivoluzione sociale, essa dovrà anzitutto scegliere ed assorbire gli elementi più rivoluzionari e è più dotati di spirito critico del mondo operaio e contadino. Battendosi per la rivoluzione sociale e, inoltre, essendo un’organizzazione anti-autoritaria che aspira all’abolizione dell’attuale società di classe, l’Unione Generale degli Anarchici si appoggia in egual misura sulle due classi fondamentali della società attuale: gli operai e i contadini. Essa curerà in egual misura l’opera di emancipazione di queste due classi. Per quanto concerne le organizzazioni economiche operaie e rivoluzionarie delle città, l’Unione Generale degli Anarchici dovrà moltiplicare i suoi sforzi allo scopo di divenire il loro pioniere e la loro guida ideologica. Essa si propone i medesimi scopi delle masse contadine e sfruttate. Considerandole capaci di ricoprire il medesimo ruolo delle unioni operaie di mestiere rivoluzionarie, l’Unione cercherà di costituire una rete di organizzazioni economiche contadine rivoluzionarie, ed un’Unione Contadina specifica (politica) fondata sui principi anti-autoritari. Venuta fuori dal cuore delle masse lavoratrici, l’Unione Generale degli Anarchici dovrà prendere parte a tutte le manifestazioni della loro vita, stimolando ovunque e sempre lo spirito d’organizzazione, di perseveranza, d’attività e di attacco. Solo così essa potrà assolvere il suo compito, la sua missione ideologica e storica nella rivoluzione sociale dei lavoratori, e divenire veramente l’avanguardia organizzata della loro marcia verso l’emancipazione.

Nestor Makhno, Ida Mett, Piotr Arshinov, Valevsky, Linsky
1926


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Source: Federazione dei Comunisti Anarchici

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