Risposta alla proposta di una Internazionale Comunista Anarchica

II gruppo Anarchico di "Pensiero e Volontà


Lettera del Gruppo “Pensiero e Volontà” alla Segreteria Provvisoria della Federazione Comunista Anarchica Internazionale. Contenuto in A. Dadà, Ugo Fedeli dalla Russia alla Francia: un anarchico italiano nel dibattito dell’anarchismo internazionale (1921-1927), Università di Firenze, Facoltà di Magistero, “Annali dell’Istituto di Storia” vol.III, 1982/84, Firenze, 1985.


Cari compagni,

Il nostro Gruppo Anarchico "Pensiero e Volontà" ha esaminato e discusso i vari punti programmatici su cui dovrebbe basarsi la proposta "Internazionale Anarco-Comunista" ed è giunto alla conclusione che per ora ci sarebbe impossibile aderire alla vostra iniziativa.

Per questo ci sia in noi il dubbio che molto del nostro dissenso da voi si debba a questioni di forma, pure ci sembra vi sia in voi uno spirito molto lontano da quello per cui noi non sapremmo concepire che una organizzazione internazionale anarchica aperta al maggior numero di individui, gruppi, federazioni che siano d'accordo sui principi della lotta organizzata anarchicamente contro il capitalismo e lo Stato su basi permanenti nazionali ed internazionali ma senza certi esclusivi ideologici e tattici e senza formalismi che inceppino l'autonomia e la libertà degli individui nei gruppi e di questi nelle varie unioni nazionali e internazionali.

Voi sapete che il nostro Gruppo aderisce già alla "Unione Anarchica Italiana" e per ora crediamo che la via migliore da battere sia quella che in 4 anni di vita pubblica essa si tracciò per mezzo del suo Programma teorico, del suo Patto di Alleanza interno e delle deliberazioni dei suoi primi 3 Congressi (Firenze 1919, Bologna 1920 e Ancona 1921). Abbiamo l'impressione che lo spirito informativo della U.A.I. non collimi abbastanza con quello delle vostre proposte ideologiche e tattiche; e nel dubbio ci corre il dovere di astenerci da una adesione che potrebbe impegnarci in senso diverso. Voi stessi dite essere necessaria, per il lavoro da voi iniziato, una "unità ideologica e tattica", e poiché questa non appare completa come ci vorrebbe, meglio è non prendere impegni reciproci che sarebbe d'impaccio a voi e a noi.

Noi possiamo sbagliarci, naturalmente, ma potete essere certi che appena lo riconoscessimo non tarderemo a unirci a voi. Del resto la nostra astensione non significa affatto né ostilità né opposizione a tutti i costi, ed essa non ci impedirà di cooperare eventualmente con voi dal di fuori liberamente, fin da ora, ad ogni parte del lavoro vostro, in cui ci sentissimo d'accordo.

Se voi volete, noi possiamo anche esporvi, o per iscritto o verbalmente a mezzo di un nostro incaricato, le osservazioni più importanti che abbiamo fatto alle vostre basi ideologiche e tattiche, e voi potreste forse dedurne dei suggerimenti che potrebbero sembrarvi non del tutto inutili, indipendentemente dalla nostra decisione attuale. Ma su ciò non insistiamo.

Credete, cari compagni, al sentimento più vivo di solidarietà con voi per la causa dell'Anarchia.

Il gruppo Anarchico di "Pensiero e Volontà (Luigi Fabbri, Camillo Berneri, Ugo Fedeli), 1927


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